La quinta C primaria
IL RIMARIO PLANETARIO, UNA STORIA IN RIMA
In collegamento con lo studio del sistema solare,
abbiamo realizzato un Rimario Planetario con il contributo di tutti.
Poi, abbiamo deciso di fare una storia in rima.
Tutti i pianeti e il Sole erano i personaggi.
Per la versione teatrale, abbiamo inserito dei Meteoriti Narratori.
Ognuno avrebbe mantenuto le sue caratteristiche fisiche.
Erano possibili dei collegamenti con le figure del mito.
Dopo varie proposte, abbiamo scelto di parlare di un litigio tra pianeti.
Giove vuole cambiare posto, essere il più vicino al Sole.
Ad annunciare la contesa, il messaggero Mercurio.
I. MERCURIO
Salve, re Sole, che con la tua mole
Bruci ogni cosa, da rose a viole
Mercurio ti parla, lo sai perché
Abbiamo tutti bisogno di te
O Sole convoca una riunione
Lancia nel cosmo le tue parole
Giudica in tanta confusione
Questa caotica situazione
Ecco che Venere ti dirà
La sua bellissima verità.
Gli ingressi in scena seguono la struttura rispetto al Sole:
dal più vicino al più lontano.
II. VENERE
Amatissima stella di questo cielo
Giove sostiene che soffre il gelo
Così distante dal tuo cospetto
Vuole un contatto assai più stretto
Così cambiando il sistema solare
Dov’è Mercurio vuole andare.
III. TERRA
O cari pianeti, o cara stella
Io sono la Terra e non voglio la guerra
Devo proteggere i miei abitanti
Piccoli e grandi, tutti quanti
Se c’è un cambiamento al sistema solare
La vita di tutti andiamo a rischiare.
IV. MARTE
Sono pronto per la guerra, sono Marte
Io voglio Giove perché ci gioco a carte
Se la mia ira non vuoi scatenare
Lascia Giove dove deve stare
Il nostro convegno non finisce qui
Se non decidi entro martedì
Io mi scateno non ci piove
Io cambio gioco e ti sfido a scacchi, o Giove!
V. GIOVE
Mio caro Marte, rimani in disparte
Giove si muove ( ma si commuove )
Caro Mercurio, non ti dispiaccia
Levarti di torno e cambiare faccia
O Sole, adesso ti spiego perché
Mi voglio spostare vicino a te
Io sono un re e voglio sudditi per me
Se mi metto vicino al Sole
mi sentirò il migliore
Vicino a Venere meglio ancora
Lei senza dubbio è una bella signora
Inoltre, se il tuo calore mi darai
Il mio mal di schiena migliorerai…
VI. SATURNO
Arriva, o Sole, il turno di Saturno
Inanellato e
mai taciturno
L’idea di
Giove la voglio scartare
Rovinerebbe
il sistema solare
Sei troppo
grande per quello spazio
Del tuo
potere non sei già sazio?
Se tu non la
smetti diventa uno strazio
Se cambi opinione, io ti ringrazio.
VII. URANO e
NETTUNO
Urano, io
sono il più lontano
Non sento
nulla però il mio orecchio è sano
Che ci posso
fare, mio caro Nettuno
Il nostro
parere non chiede nessuno
Piuttosto,
ho sentito ben poche parole
Ma che,
forse Giove è arrabbiato col Sole?
Lo vedi
com’è, stare troppo distanti?
Lontani dal Sole non siamo importanti
Non è che ha
litigato con Giunone?
Lo sai che
ti dico? Chiediamo a Plutone!
VII. PLUTONE
Adesso che vi servo mi chiamate?
A me sembra proprio che mi usiate
Vent’anni fa ero un vero pianeta
Ora son nano, neppure cometa…
Comunque, se proprio volete sapere
Qui da lontano si può ben vedere
Da un lato a Giove darei ragione
( Se volete la mia opinione )
Quando desidera lo spostamento
Vicino al Sole per riscaldamento
Dall’altro avrà pure le sue esigenze
Ma queste mi sembrano fantascienze!
IX. SOLE
Non uso molto tempo ma le parole
Sono io che comando… sono il Sole!
La mia decisione l’ho già presa
Giove, non prenderla come un’offesa
Ma un nuovo posto non ti darò
Perché ovviamente ti dico di no!
X. CORO SPAZIALE
O caro pubblico, ecco il verdetto
Così parlò il Sole, secco e netto
Da parte della cintura asteroidale
Ecco un saluto spaziale e speciale
Comete, Via Lattea, e tutto l’Infinito
Però tu, Giove… non legartela al dito!