ROMA, 23 maggio 2018
Scuola Primaria "Falcone e Borsellino"
ore 15.30 - 16.30
II piano
Settimana della Legalità e della Bellezza
la seconda C presenta
AUTUNNO
nel bosco con cappuccetto verde
tante foglie tanti libri
INVERNO
neve senza parole che cade
neve che si scioglie in poesia
segreti che non finiscono mai
PRIMAVERA
giardino di cose da scrivere
quaderni al succo di rapa
ESTATE
la nostra classe è un porto
ognuno è un faro
Emma Agostinelli Eitan Anav Gabriele Barilaro Tobia Bellucci
Margherita Borrelli Andrea Castagliuolo Alessandro D'Agostino
Giorgia D'Andrea Valerio
D'Andreagiovanni Elena Fede
Jonathan Fellah Nadine
Fellah Greta Fortuna Anita Frisone
Chiara Gentili Yoav Mieli Leonardo Palmiotti
Chiara Procopio Giovanni
Sergi Bernardo Serrao
a cura di Annalena Manca
autunno autunno autunno autunno
autunno autunno autunno autunno
bosco album con carta e filati da "Cappuccetto verde" di Bruno Munari 👀 |
foglie album di tessuto sui colori dell'autunno in lingua inglese e Lingua Italiana dei Segni 👀 ................................................................... |
neve sembra segreti
libro senza parole scrittura immaginaria
👀 👀
laboratorio di poesia italiano english |
primaveraprimaveraprimaveraprimavera
giardino
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estateestateestateestateestateestateestate
gite al faro
disegni modelli invenzioni storie rime poesie
👀
QUESTO LINK SARA' ATTIVO DOPO LA MOSTRA
PERCHE' CONTIENE UNA SORPRESA
quaranta mani
arte lettura scrittura per quattro stagioni
arte lettura scrittura per quattro stagioni
Emma Agostinelli Eitan Anav Gabriele Barilaro Tobia Bellucci
Margherita Borrelli Andrea Castagliuolo Alessandro D'Agostino
Giorgia D'Andrea Valerio D'Andreagiovanni Elena Fede
Jonathan Fellah Nadine Fellah Greta Fortuna Anita Frisone
Chiara Gentili Yoav Mieli Leonardo Palmiotti
Chiara Procopio Giovanni Sergi Bernardo Serrao
a cura di Annalena Manca
Scuola Primaria "Falcone e Borsellino" di Roma - primavera 2018
classe seconda C
grazie a
Donatella Leone
Giulia Rozera
Grazia Iolli Francesco Cifone
Francesca Picchi
Annamaria Quadrino
grazie a
Donatella Leone
Giulia Rozera
Grazia Iolli Francesco Cifone
Francesca Picchi
Annamaria Quadrino
A ben osservarlo, nella sua spontaneità, il bambino usa il movimento e il corpo in modo "gratuito", alla prevalente ricerca del piacere di essere, di sentirsi, di fare, di conoscere, di scoprire. E c'è sempre un elemento espressivo essenziale, una richiesta ai "grandi": «Maestra, guardami...». Non «organizzare il mio movimento, dire che cosa devo fare...», ma «guardami»; «che nel tuo sguardo compartecipe della mia emozione possa leggere quanto il mio corpo è bello , forte, capace..., quanto io sono». «Dimmi che l'emozione che provo in questa corsa, salto, lancio... Nel fare il guerriero, la fatina o il cagnolino... è vera, positiva, valida... è mia». In questo riconoscimento il bambino potrà riappropriarsi di un'immagine corporea di sé positiva, fondamento di ogni ulteriore crescita anche in termini funzionali e cognitivi. E l'adulto, soprattutto se impegnato professionalmente nelle istituzioni educative, come può rispondere a questa richiesta? Quale "sguardo" deve avere? Come leggere il gioco spontaneo del bambino nelle sue varie componenti, e soprattutto come inserire la risposta a questa richiesta del bambino nella programmazione didattica e considerarla obiettivo e strumento pedagogico?
RispondiEliminagrazie Annalena di questa risposta
Salvatore