Associazione Movimento Evolutivo Dinamico Italia - Milano
& Annalena Manca
un percorso teatrale dalla fiaba di Cristina Quarta
BAMBINA E IL MANTELLO INVISIBILE
con scampoli di bianco, bamboline e cuciture rosse
Cristina Quarta
Francesca Ripoli
Irene Pani
Isadora Fortino
Claudia Pastorini
Veronica Guerriero
e con
Elena Bartolone
Ci siamo incontrate nell'autunno 2018 e insieme abbiamo dato una nuova veste
all'esito teatrale del laboratorio Amedi
NE' GONNA NE' PANTALONI
Una performance sull'identità di genere che il gruppo sta presentando
dallo scorso gennaio.
👉 👀 👈
Nè gonna nè pantaloni
Ci siamo trovate bene e abbiamo deciso di fare una nuova esperienza.
Vogliamo portare sulla scena BAMBINA E IL MANTELLO INVISIBILE,
una fiaba che Cristina ha scritto e che ci sembra adatta alla nostra ricerca comune.
Ci permette di parlare ai più piccoli con un linguaggio non solo verbale.
Ci offre simboli, flussi di movimento nello spazio.
Una occasione di ricordo, di trasformazione, di fantasia.
_ _ _ _ _ SETTEMBRE _ _ _ _ _
Prima di incontrarci, ognuna di noi ha curato una raccolta di tessuti.
Bianchi.
Di fibra naturale.
Trovati al mercato, a volte proprio nostri o di qualcuno dei nostri familiari.
Durante il primo incontro abbiamo utilizzato i tessuti per delle composizioni,
notando volta per volta quali fossero più in tono con la storia, con i temi, con i simboli.
Giocando e spostando, si sono creati degli scenari, ancora liberi ma connessi con la fiaba.
La scena si è evoluta attraverso i movimenti e le composizioni.
Parallelamente, abbiamo messo in gioco una serie di figure in cartone.
La fiaba racconta della crescita di una bambina, perciò vorrei
visualizzare le diverse fasi della sua esperienza in modo concreto:
mi piacerebbe che il cambiamento avvenisse davanti ai nostri occhi.
mi piacerebbe che il cambiamento avvenisse davanti ai nostri occhi.
Mi sembra che per bambini molto piccoli che guardano, magari senza conoscere la lingua, questo passaggio da una forma all'altra si possa cogliere anche così.
Le figurine di cartone si sono integrate nel paesaggio del laboratorio.
Umanità, ricordi, maggiore cura nel contatto.
Come saranno vestiti i nostri personaggi?
Abbiamo cominciato a immaginarli e a modellarli
con i nostri scampoli.
BAMBINA è stata poi raccontata a voce, mentre si cucivano altre figure di stoffa,
figure della stessa grandezza dei cartoni, di cotone bianco, imbastite con filo rosso.
Si è creata una speciale tranquillità.
Ogni personaggio, nel corso della narrazione,
ha preso una caratterizzazione più definita.
Ci siamo divertite a raccontare e ascoltare, entrando sempre più nella fiaba.
arrivederci a OTTOBRE
[continua]